Il procedimento istruttorio contro Bettina è quasi concluso quando Jan la sorprende con delle domande inusuali...

La moglie di Jan non vuole che lui incontri la sua ex detenuta Bettina.

Bettina deve affrontare un’interrogatorio spiacevole con il superiore di Jan. Quest’ultimo poi la informa che lui sarà in ferie per un paio di settimane.

L’interrogatore cerca di infondere paura e insicurezza in Bettina, mettendo di mezzo il marito, ma Bettina non casca nel tranello.

Jan è costretto a ripetere l’interrogatorio perché il duo capo ritiene che non sia abbastanza insistente e non ottenga sufficienti informazioni da Bettina.

Bettina si accorge piano piano che il suo interrogatore si comporta con lei in modo più premuroso.

Bettina dorme troppo poco e non riesce neanche a mangiare abbastanza. Il suo interrogatore sembra avere anche un lato più umano.

Mentre Hitler annuncia al mondo di essere sopravvissuto all'attacco, gli ufficiali coinvolti affrontano una tragica fine. Rimangono tuttavia convinti di aver fatto la cosa giusta.

Bettina decide di scrivere und lettera al suo vecchio interrogatore affinché lui possa ricordarsi di lei.

Stauffenberg e gli altri cospiratori ricevono la pena di morte, che viene inflitta immediatamente.

Mentre a Parigi l’operazione Valchiria procede come programmato, i dirigenti in Germania sono costretti ad arrendersi.

Bettina è in detenzione preventiva e viene accusata di aver avuto contatti con Berlino Ovest.

Il tentativo di assassinare Hitler fallisce e Olbricht, bloccato nel blocco Bendler, si prepara al peggio.

Dopo una festa nella loro casa, Bettina e suo marito vengono svegliati da agenti della polizia di stato.

Stanno arrivando ordini da tutte le parti e i generali sono confusi perché non sanno cosa credere se Hitler è vivo o è morto"